Warning: Undefined variable $loadjquery in /home/mhd-01/www.tenoresneoneli.it/htdocs/templates/meembo-blue/index.php on line 68

Tenores di Teoneli: Impàros - Praga 12.05.2022

Locandina Impàros - Praga 12.05.2022
Locandina Impàros - Praga 12.05.2022

Il gruppo dei Tenores di Neoneli, fondato nel 1976 dal solista Tonino Cau con l’intento di recuperare l'atavico e unico modulo canoro del canto a tenore che rischiava di scomparire dalla memoria collettiva, in oltre quarant’anni di carriera si è esibito in tutto il mondo, non disdegnando contaminazioni con altri generi musicali e collaborando con artisti di fama internazionale. Oltre ad eseguire i canti dell’antica tradizione sarda, i Tenores di Neoneli negli ultimi anni hanno composto e presentato in Italia e all’estero canti che narrano le vicende di grandi personaggi nati in Sardegna quali Antonio Gramsci ed Emilio Lussu.

A Praga i Tenores di Neoneli si esibiranno accompagnati da due suonatori di launeddas, antico strumento a canne sardo, Orlando Mascia e Luca Schirru.

In collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura.

Mercoledì 11 maggio, ore 19.30
Cinema Přítomnost, Siwiecova 1, Žižkov (Praga 3)

Per maggiori informazioni e biglietti: https://rachot.cz/tenores-di-neoneli-2022_/

Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Rachot Tenores di Neoneli 

Unu Sonnu - Video per la PACE

UNU SONNU

Il sogno degli uomini di pace: la pace. La canzone è ambientata negli anni di Gorbaciov e  Reagan. Nel sogno i due leaders mondiali di allora sorseggiano del buon cannonau all’ombra di un nuraghe, e parlano di pace e futuro senza armi.

Tonino Cau - (1986)

Ritmo: pastorella sarda.

Guarda il video Unu Sonnu

80 anni di Sciola - San Sperate 20.03.2022

Domenica 20 marzo i tenores di Neoneli saranno presenti a San Sperate per ricordare Pinuccio Sciola, con la partecipazione del duo Babb’e Fillu con “Sas Primas bias”, composizione dedicata all’amico scultore che li ha promossi alla Biennale di Venezia nel 1976.
I Tenores di Neoneli continueranno a omaggiare Pinuccio Sciola animando il pranzo conviviale in strada in via E. Marongiu organizzato in collaborazione con la Pro Loco di San Sperate, del quale parte del ricavato sarà devoluto al Consolato Ucraino della Sardegna.
 

Vi aspettiamo numerosi.

 

Buone Feste 2021

Cari amici, se ne va un altro anno orribile, per tanti aspetti. Mi riferisco ovviamente alla pandemia. Il mondo è, se non bloccato, certamente sconvolto, e ogni programma di vita e di lavoro è condizionato dalla paura cui ci inducono anche i numeri di questi giorni. Non si possono fare programmi a lunga scadenza. Noi, per dire, come tenores di NEONELI, abbiamo dovuto rinunciare a tournées in Australia, Repubblica Ceca, Danimarca, Slovenia, Croazia, Stati Uniti, Brasile.... E così immagino tanti altri colleghi. Siamo riusciti, anche con comprensibile ansia, a realizzare qualche viaggio in Portogallo, Toscana, Lazio e, buona ultima, in Polonia. Anche in Sardegna non abbiamo potuto proporre che un terzo delle iniziative concordate. Eppure siamo felici di questa 45ma annata artistica. Dopo il concerto del 45ennale, coi Modena City Ramblers, nel nostro paesello di Neoneli, abbiamo stampato il libro su Enrico Berlinguer, stiamo preparando il correlato cd (ricordo che il prossimo anno ricorre il Centenario della sua nascita), e speriamo di poter adempiere agli impegni che ci attendono, covid permettendo.
Ma intanto arrivano le feste, il nuovo anno è imminente, ed allora da noi parte un AUGURIO CORALE, sincero, a tutti. Con la solita gratitudine.
 
 
AUGURIOS 2021
 
Auguro bonas Pascas de Nadale
e tantos bonos annos a praghere,
chei su pane ch’at bisonzu ‘e crere
in d’unu benidore sena male,
chi sa bona salude torret mere
peri su mundu intreu in generale,
pro olvidare tot’in d’una ia
sa peus orrorosa pandemia.
Durat su virus bell’e duos annos
ancora gana ‘e morrer non de tenet,
antzis su mundu de variantes prenet
e annanghet a su dannu ateros dannos,
camminat in totue a passos mannos,
mancu cun sos vaccinos si retenet,
menguat, est beru, sa mortalidade,
ma est semper grae sa realidade.
B’at de isperare in sa meighina
e in s’istudiu de sos iscenziados,
finas chi an a esser arribbados
a agatare su mediu ‘e nos sanare,
pro poder cun sas pindulas curare
sos ch’in totue si sun’infetados,
custu, de coro, est s’auguriu meu:
cun s’annu nou torret su recreu.
E un’appellu fato a sos potentes
propiu in su crofu de sa disaura:
in prima ria ponzan sa natura
ca issa est chi mantenet sos biventes.
Oe non b’at apretos gai urgentes,
prima chi non s’agatet prus sa cura,
sa terra est una ebbia, ammentamus,
e, morta issa, atera non d’amus.
 
Tonino Cau, 2021